Concorso corale Cat. C
Competizione Categoria C
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- Sabato 24/05
- Durata 90 min.
- € 0.00
- Teatro Da Ponte
Via Martiri della libertà 36, 31029 Vittorio Veneto
Concorso Nazionale Corale | Trofei Città di Vittorio Veneto
Competizione Categoria C
C1 Coro Conegliano | Conegliano (TV)
Diego Tomasi, direttore
Ricordi dal passato
Arr. A. Mascagni (1917-20004) In cil e je une stele
Arr. F. Gervasi (1929-1986) Peregrinazioni lagunarie
Elab. P. Bon (1940-2016) Piccola suite infantile
Elab. E. Casagrande (1924-1991) Lassù sulle colline del Piemonte
G. Valle (1968) Stagioni di pace
Il ricordo è un intreccio di esperienze, emozioni e sensazioni che il nostro cervello custodisce nel tempo. È il desiderio di tornare con la mente a luoghi, momenti o stati d’animo vissuti, che ci hanno toccato profondamente e lasciato un segno. Grazie alla forza del ricordo, quegli attimi prendono nuova vita nel presente, illuminando il nostro cuore e la nostra mente.
Questo è il filo che unisce i nostri canti. Ogni melodia e parola ci riportano a momenti speciali, creando un ponte tra passato e presente. È il ricordo di una persona amata che rivediamo in una stella luminosa nel cielo, di un luogo caro che rappresenta la nostra città d’origine e appartenenza. Risuonano i giochi d’infanzia in un vivace e “chiassoso” cortile di un borgo di paese, così come il sacrificio di uomini e donne che, con impegno e dedizione, ci hanno donato la possibilità di vivere il nostro presente.
Ricordare non è solo memoria, ma un modo per rendere omaggio al passato, sperando che questo ci ispiri pace e serenità, mantenendo vivo il valore del non dimenticare.
C2 Coro Vogliam cantare | Trento
Maria Cortelletti, direttore
Voci in montagna
G. Bussoli, elab. M. Lanaro (1957) Inno al Trentino
Arr. S. Filippi (1958) Valderì, valderà
G. Bregani (1930-1987), arm. M. Culmone (1986) Montagne addio
T. Ortelli (1904-2000), L. Pigarelli (1875-1964), elab. M. Culmone (1986) La montanara
L. Pigarelli (1875-1964), arm. M. Culmone (1986) La Paganella
Il progetto corale Voci in Montagna nasce con l’intento di valorizzare il patrimonio musicale popolare trentino, offrendo una lettura fresca e coinvolgente attraverso il canto di un coro giovanile misto.
Il programma comprende brani iconici come Inno al Trentino, Valderí Valderá, Montagne addio, La Montanara e La Paganella, tutti arrangiati e armonizzati su commissione appositamente per la nostra formazione.
Ogni pezzo viene reinterpretato con armonizzazioni pensate per esaltare le caratteristiche vocali di un coro giovane, cercando di esprimere l’emotività e la vivacità dei temi trattati.
L’obiettivo è sensibilizzare i giovani partecipanti e il pubblico al valore della tradizione popolare, creando un’atmosfera di condivisione e riflessione, senza rinunciare all’entusiasmo e alla freschezza dell’interpretazione. Un progetto che celebra l’identità del Trentino e l’energia dei suoi giovani.
C3 Gruppo vocale Vihar | Trieste
Mirko Ferlan, direttore
I nostri canti, le nostre lingue
Elab. P. Quaggiato (1983) Kambrca
Elab. P. Merkù (1927-2014) Zeleni Polog
Elab. H. Lavrenčič (1962-2024) Kje so tiste stezice
Elab. A. Čopi (1974) Tri Hudomune iz istre
Mula Jole
Sula riva del mare
Elab. M. Sofiaopulo (1952-2014) L’ài domandade di sàbide
Il Friuli Venezia Giulia, terra di confine e incontro, è una realtà in cui il confine stesso unisce e plasma diverse culture etniche, linguistiche e musicali. Questa ricchezza culturale ha attirato l’attenzione di valenti etnomusicologi e si riflette nel vasto repertorio di canti popolari della nostra regione. Le elaborazioni corali di questi canti possono essere semplici, per mantenere la purezza della melodia, o più complesse, in stili compositivi personali. Molti compositori hanno raggiunto alti livelli artistici, portando la nostra tradizione nel mondo.
Le lingue e i dialetti regionali caratterizzano i canti popolari, accomunati dal legame profondo tra uomo e territorio: amore, natura e guerre, in particolare la Grande Guerra, che ha segnato indelebilmente la nostra terra. Ciò che un tempo divideva oggi è una ricchezza: un messaggio di pace e un patrimonio da preservare. Quest’anno, con Gorizia e Nova Gorica capitali della cultura europea, la regione Friuli Venezia Giulia riafferma il valore della diversità che unisce.
C4 Coro Farthan | Marzabotto (BO)
Anna Palumbo, fisarmonica
Antonio Stragapede, chitarra e mandolino
Elide Melchioni, direttore
Dal canto delle Mondine a Donna, Vita Libertà: 80 anni di resistenza al femminile
Elab. G. Vacchi (1931-2008), E. Melchioni (1970) Alla mattina / Bella ciao
Trascr. E. Melchioni (1970) Fimmene fimmene
Arr. E. Melchioni (1970) Cu ti lu dissi
Elab. E. Melchioni (1970) Donna vita libertà
Canto della pace
Cosa significa oggi Liberazione? Che declinazione possiamo dare nel nostro presente a questa data fondativa per la storia nazionale? Tante domande per un programma ispirato ai temi della Pace e che attraverso il fil rouge del canto di tradizione orale al femminile dà voce al lungo viaggio dei diritti umani, a partire proprio dalla Liberazione.
Dai canti delle Mondariso da cui nasce Bella ciao – divenuto tra i più noti brani di resistenza al mondo – alle voci alla stisa delle Tabacchine salentine del dopoguerra; dalla lenta ma inesorabile emancipazione da patriarcato e sottomissione femminile alla voce negata e coraggiosa delle donne iraniane di oggi. Ottant’anni legati da un intreccio di voci: dietro di noi dittatura e guerra civile davanti a noi la forte richiesta di Pace in arabo, yddysh e rom che ci riporta alla complessità del nostro presente, in costante equilibrio tra la democrazia ed il mai sopito riaffacciarsi di pericolosi autoritarismi. Buon compleanno cara Liberazione!
C5 Coro femminile Punto Musica | Dolianova (SU)
Lucia Porceddu, direttore
La libertà che canta il popolo
Arr. G. Malatesta (1926-1921), arr. L. Porceddu (1990) Bella ciao
P.A. Bertoli (1942-2002), arr. L. Porceddu (1990) Spunta la luna dal monte
G. Rachel (1858-1937), arm. L. Porceddu (1990) No potho reposare
P. Attaingnant (1494-1552), arr. L. Porceddu (1990) Tourdion
Il titolo del progetto rende omaggio al celebre dipinto di Eugène Delacroix, richiamando i temi presenti nei quattro brani proposti e il legame con il Romanticismo, movimento di cui l’artista fu esponente. Il riferimento non è solo al quadro, ma anche al senso di fantasia, sogno e passione che caratterizza la corrente romantica.
Il percorso musicale si apre con Bella ciao, emblema della Resistenza e simbolo universale di libertà. Segue Spunta la luna dal monte, che esprime speranza e desiderio di riscatto, offrendo una prospettiva di rinascita. Il terzo brano, No potho reposare, rievoca il dolore di un addio tra innamorati in tempo di guerra, intrecciando sentimenti personali e collettivi. Infine, Tourdion chiude il percorso con un inno alla vita, all’unione e alla necessità di esorcizzare i conflitti attraverso il canto e la convivialità.
La libertà, dunque, canta il popolo e da esso viene cantata, come faro e ideale romantico, capace di ispirare sogni e passioni, unendo passato e presente.
Sabato 24/05 | 17:00 | Teatro Da Ponte | Acquista |