LA MANDRAGOLA
ASS. CULT. STIVALACCIO TEATRO
Acquista il tuo biglietto per l'evento.
- Venerdì 28/02
- dalle 20:45 alle 22:15
- € 15.00
- Teatro Montegrappa
CAST
Regia e canovaccio: Michele Mori
Con: Pierdomenico Simone
E con gli attori e le attrici della Compagnia Giovani
Francesco Lunardi, Daniela Piccolo, Elisabetta Raimondi Lucchetti in alternanza con Francesca Boldrin, Elia Zanella
Scenografia e attrezzeria: Alvise Romanzini
Maschere: Stefano Perocco di Meduna, Tullia Dalle Carbonare
Costumi: Licia Lucchese
Disegno luci: Matteo Pozzobon
Coreografie acrobatiche: Giulia Staccioli
Arrangiamenti musicali: Pierdomenico Simone
Assistente alla regia: Benedetta Carrara
Foto di scena e trailer: Serena Pea
Responsabile di produzione e distribuzione: Federico Corona
Coordinamento: Mary Salvatore
Organizzazione: Massimo Molin
Amministrazione: Ilaria Meda
Visual e concept: Caterina Zoppini
Si ringraziano il Teatro Comunale Città di Vicenza, Elisabetta Granara
e Diego Dalla Via, Sergio e Costanzo.
TRAMA
«La buona e pronta industria non si deve mai riputare inganno.»
— NICCOLÒ MACHIAVELLI, MANDRAGOLA
Riuscire ad avere un figlio che possa portare avanti il nome della famiglia è diventato un'ossessione per il vecchio e avido Messer Nicia. Non si dà pace: è disposto a tutto pur di avere un erede. Ma non al punto di dover morire. Se però a sacrificarsi può essere qualcun altro, tutto cambia. Ha così inizio una beffa dal sapore boccaccesco, in cui chi si crede furbo sarà gabbato da chi lo è davvero.
"La Mandragola" è definita da molti la "commedia perfetta". In effetti, è la più famosa e imitata commedia del Rinascimento. Machiavelli ci regala un'opera unica, in cui lo stile alto dell'Umanesimo e quello basso del patrimonio popolare si mescolano alla perfezione. Un'operazione talmente riuscita da risultare, appunto, "perfetta", e da considerarsi di diritto un classico della nostra letteratura. Nonostante la materia leggera, Machiavelli cela nelle sue parole un'aspra denuncia nei confronti dell'ipocrisia della chiesa rinascimentale e mette in discussione i valori familiari, provocando nello spettatore un riso amaro che fa riflettere.
La nostra messa in scena si rifà ai comici dell'arte, a quel teatro fatto con un piccolo praticabile e un fondale logoro, che lascia tanto spazio alla maestria degli attori. A loro quindi l'arduo compito di far rivivere la commedia, andando a frugare nei vecchi bauli pieni di maschere, dialetti, duelli, canti, musiche e pantomime.
Un omaggio al testo di Machiavelli o, meglio, un "liberamente tratto da", attraverso quel grande gioco che è la Commedia dell'Arte.
ADATTO ALLE SCUOLE SUPERIORI
Puoi acquistare il tuo biglietto: riceverai via email il tuo biglietto da mostrare direttamente all'accesso dell'evento senza passare in cassa.